Weekly Playlist N.36 (2019)

 

Ok, per stavolta tagliamo corto con i soliti cappelli introduttivi e andiamo subito al sodo riciclando e parafrasando per l’occasione l’incipit della scorsa settimana, ponendovi perciò una seconda domanda a tema musicale: a qualche giorno dal suo improvviso rilascio, quante decine di ascolti avete già dedicato ad Age Of Excuse”? Come ampiamente prevedibile dopo l’exploit del 2015, l’arrivo nel mondo di un nuovo disco firmato Mgła ha monopolizzato le discussioni di tutti gli appassionati, ricevendo già le prime lodi e ovviamente anche le prime critiche (o, per meglio dire, reazioni negative apparentemente dovute all’acclamazione che circonda i polacchi e poco altro; perché non sia mai che anche qualcosa di valido riscuota un minimo di successo a livello mainstream, in mezzo ai vari Dimmu Borgir e Behemoth. Meglio lamentarsene quando non accade e fare uguale quando accade, altrimenti cosa c’è di speciale nell’essere metallari?). L’opinione della redazione la saprete presumibilmente tra non molto, ma per il momento vi basti sapere che anche alcuni dei nostri saranno al Revolver Club di San Donà questa domenica, con i cuori protesi verso il nulla e le orecchie desiderose di ascoltare delle bombe a mano del calibro di “Age Of Excuse III”. Ma come già successo giusto il mese scorso all’uscita dei rispettivi singoli, il pestilenziale carrozzone condotto da M. e Darkside ha finito con l’oscurare le gesta di un’altra creatura parecchio attesa su questi schermi: Meteahna Timpurilor”, opera prima dei romeni Sur Austru, è attualmente disponibile in streaming integrale sull’amato/odiato YouTube, tra l’altro con un considerevole anticipo sull’uscita. Anche per quanto riguarda questi altri ragazzoni il consiglio è di non farsi scappare i loro concerti in programma nel nostro paese a fine ottobre ove presenteranno il disco, proprio ieri aumentati da due a tre con un’aggiunta milanese, e soprattutto capire il perché dando un’ascolto ad un pezzo di gran classe come la “Jabracie” scelta un paio di settimane fa come seconda anetprima e presente oggi in playlist. Siccome gli ex-Negură Bunget sono stati così gentili da anticiparci il loro esordio, suppongo che il 20 settembre non avrete alcun motivo per non fiondarvi sulla vostra piattaforma di fiducia alla ricerca del sophomore album degli ucraini White Ward, Love Exchange Failure”, giusto? L’attesa per scoprire ancora meglio cosa si celi dietro all’enigmatico artwork continua ad aumentare, specie se come antipasti la band di Odessa propone cose tipo “Dead Heart Confession”, già sentita da qualcuno in una colonna domenicale ma comunque assolutamente degna di un altro passaggio nei vostri padiglioni auricolari per abbreviare l’attesa. Continuiamo a vagare per la desolata steppa ucraina (nonché quella delle novità del giorno) con i Mørkt Tre, autori da pochi giorni dell’EP Necrofolk” che vi presentiamo facendovi ascoltare “With Empty Eyes”.
Se all’inquieto folklore slavo preferite invece una scarica di sturm und drang teutonico, probabilmente avrete già nel mirino la data che i Der Weg Einer Freiheit terranno tra sette giorni esatti al Legend Club di Milano; un concerto da headliner in Italia (o un concerto e basta) per le menti dietro al rinomato Finisterre” non la si ha di certo ogni sera, quindi non deludete i vostri redattori preferiti e godetevi nel frattempo “Ein Letzter Tanz”.
Chi invece si trova al di sotto del sacro Po e non ha modo di giungervi non deve comunque disperare, bensì dare un’ascolto ai talenti di casa propria specialmente quando buttano fuori lavori di alto livello come l’indimenticato Principia Discordia”; per la prima spolverata di mensole della giornata torniamo infatti al 2012, quando la pagina Facebook dei bolognesi Malnàtt non era ancora una succursale di Metallari Brutti e la band ci colpiva con fucilate atomiche tipo “Il Canto Dell’Odio”. Assai più truce e maledetta dei filologi petroniani è la one-man band da Copenhagen Angantyr, la quale ci porta otto minuti e passa di tempesta vera con “Et Varsel Om Død”, dal disco del 2007 Hævn”.
Chi è sopravvissuto al monsone ritratto in copertina ed è riuscito ad approdare nel porto della capitale danese si troverà ora di fronte a quella che con ogni probabilità è la più grande esportazione culturale della nazione dopo la Blixen; ovviamente non si parla di batteristi milionari affetti da demenza senile ma degli storici Mercyful Fate, il cui classico assoluto Don’t Break The Oath” è il primo dei tre meravigliosi anniversari che festeggiamo questa settimana. King Diamond e compagni sono ancora oggi amatissimi e richiestissimi sui palchi di tutto il mondo, forse anche più di ieri, quindi immaginatevi i brividi che saranno corsi sulla schiena ai metallari del 1984 all’ascolto della mefistofelica “Gipsy”. Le altre due ricorrenze di oggi ci mantengono saldamente in territorio nordico, mostrandoci sia le periferie degradate di una società solo apparentemente idilliaca sia la magnificenza dei nove mondi mitologici che le leggende narrano: ad aprire la playlist all’insegna dell’acredine peggiore ci sono i norvegesi Satyricon, che venti anni fa si spogliarono del loro alone di misticismo pagano per sbattere in faccia al mondo un’ora di avversione alla vita che oggi conosciamo come Rebel Extravaganza”: questa è la via del misantropo, tuona un Satyr con pochi capelli e ancora meno tolleranza in “Prime Evil Renaissance”, e nonostante tutto quel che è successo dopo noi questo discaccio lo amiamo ancora. Come arrivederci in playlist, invece, visti i dieci anni trascorsi da quell’aureo 2009, risulta un obbligo morale per la redazione scegliere i dodici minuti (troppo brevi a dire il vero) della titanica “The Longest Journey (Heathen Throne II)”, traccia di chiusura del From Afar” che ha messo gli Ensiferum al vertice del Folk Metal del periodo; ora da bravi asciugatevi i lacrimoni vichinghi e premete replay.

Ascoltatela interagendo con il tasto play sottostante. Buona scoperta!

 

 

 

1. Satyricon“Prime Evil Renaissance” (from Rebel Extravaganza”, Moonfog Productions 1999)

2. Mgła“Age Of Excuse III” (from Age Of Excuse”, Northern Heritage Records 2019)

3. Sur Austru“Jabracie” (from Meteahna Timpurilor”, Avantgarde Music 2019)

4. Malnàtt“Il Canto Dell’Odio” (from Principia Discordia”, Bakerteam Records 2012)

5. White Ward“Dead Heart Confession” (from Love Exchange Failure”, Debemur Morti Productions 2019)

6. Mørkt Tre“With Empty Eyes” (from Necrofolk (EP)”, Darker Than Black Records 2019)

7. Mercyful Fate“Gipsy” (from Don’t Break The Oath”, Roadrunner Records 1984)

8. Angantyr“Et Varsel Om Død” (from Hævn”, Det Germanske Folket 2007)

9. Der Weg Einer Freiheit“Ein Letzter Tanz” (from Finisterre”, Season Of Mist Records 2017)

10. Ensiferum“The Longest Journey (Heathen Throne II)” (from From Afar”, Spinefarm Records 2009)

Michele “Ordog” Finelli

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